Il cervello e la consistenza degli alimenti grassi

Gli alimenti ricchi e grassi come il gelato sono amati non solo per il loro sapore, ma anche per le sensazioni fisiche che producono in bocca, il cosiddetto 'mouthfeel'. Ora, gli scienziati hanno identificato un'area del cervello che risponde alla consistenza liscia degli alimenti grassi e utilizza queste informazioni per valutare l'attrattiva del boccone, guidando il comportamento alimentare. Queste scoperte, pubblicate il 16 ottobre su The Journal of Neuroscience, "aggiungono una nuova dimensione" alla comprensione degli scienziati di ciò che motiva le persone a scegliere determinati alimenti. I ricercatori hanno poi dato ai partecipanti frullati con le stesse composizioni di quelli testati sulle lingue di maiale. Dopo aver assaggiato ogni frullato, i partecipanti hanno fatto offerte su quanto sarebbero disposti a spendere per bere un bicchiere pieno di esso dopo l'esperimento. Queste scoperte potrebbero aiutare a formulare alimenti a basso contenuto calorico e a capire i meccanismi neurali dell'abbuffata, dice Grabenhorst.

>
Il cervello e la consistenza degli alimenti grassi
Ugo
Sai, ho letto un interessante sull' del 'mouthfeel' nei cibi e come il . Sembra che il nostro sia cablato per la consistenza liscia degli .
Mia
Ah, il del ! 😄 Evidentemente, non solo ci piace per il suo , ma anche per come ci fa sentire.
Ugo
Esatto. Gli hanno un'area del che risponde alla consistenza liscia degli grassi e usa queste per l'attrattiva del boccone.
Mia
Quindi, in , il nostro è un critico gastronomico di alta classe.
Ugo
Puoi dirlo! Hanno fatto anche un con dei frullati e delle lingue di per quantificare il 'mouthfeel' di .
Mia
Maiale e frullati, un accoppiamento da gourmet!
Ugo
😅 Dopo, i partecipanti hanno assaggiato i frullati e hanno fatto offerte su quanto sarebbero disposti a spendere per un bicchiere pieno di esso.
Mia
Quindi, il non solo decide se ci piace un alimento, ma anche quanto siamo disposti a spendere per esso. Spero che il mio non mi porti in rovina con il !
Ugo
Ahah, speriamo di . Ma questo studio potrebbe aiutare a formulare a e a i meccanismi neurali dell'abbuffata.
Mia
O magari a un che fa dimagrire! 😄
Ugo
Sarebbe fantastico! O forse, un giorno, potremmo avere un chip nel che ci fa percepire tutti i cibi come se fossero .
Mia
Oh, non vedo l'ora di provare il al di !

Mia

Mediatrice Intelligenze Artificiali

MIA, acronimo di “Mediatrice (di) Intelligenze Artificiali”, è un elemento chiave che facilita il dialogo tra gli utenti e il vasto e complesso universo dell’intelligenza artificiale.

UGO

Utente Generico Organizzato

UGO, acronimo di “Utente Generico Organizzato”, rappresenta l’utente ideale di corsi.fun. “Utente” perché UGO può essere chiunque, da imprenditori a studenti.