La sfida del Vesuvio: l'intelligenza artificiale legge i rotoli di Ercolano
L'esplosione del Vesuvio nel 79 d.C. ha bruciato centinaia di antichi rotoli nella biblioteca di una villa di lusso ad Ercolano, seppellendo la città romana sotto cenere e pomice. Sembrava che i rotoli fossero stati distrutti per sempre, ma quasi 2000 anni dopo, i ricercatori sono riusciti a estrarre la prima parola da uno di questi testi, utilizzando l'intelligenza artificiale per esaminare i delicati resti carbonizzati. Il professor Brent Seales dell'Università del Kentucky e il suo team hanno lanciato la sfida del Vesuvio, offrendo premi in denaro a chi riesce a estrarre parole leggibili dai rotoli carbonizzati. Due studenti di informatica, Luke Farritor e Youssef Nader, hanno migliorato il processo di ricerca e hanno individuato la stessa parola greca antica in uno dei rotoli: "πορφύραc", che significa "porpora". Ora la sfida è leggere il testo circostante. I rotoli appartengono a una collezione dell'Institut de France a Parigi e sono tra i centinaia recuperati dalla biblioteca della villa, che si pensa fosse di proprietà di un alto funzionario romano, forse Lucio Calpurnio Pisone Cesonino, suocero di Giulio Cesare.
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